giovedì 21 novembre 2019

vaso rotto

Si è rotto un vaso a cui tenevo tanto,
l’ho aggiustato una volta, poi due volte.
Alla terza rottura credevo di essermi arresa,
invece non l’ho buttato nella spazzatura.
L’ho assemblato,
con molta fatica, più volte pensavo di arrendermi,
ogni pezzetto era importante per la ricostruzione,
poco alla volta ho trovavo il modo di unire i cocci. 
I cocci sono il vaso stesso...
Non finirà nella spazzatura, semplicemente resterà li, 
in un angolo della casa.
Ogni volta che lo guarderò i cocci saranno i ricordi belli
e le crepe rappresenteranno i miei errori e quelli altrui.
E anche se non tornerà più come prima, anche se sarà li malconcio,
per me sarà sempre e comunque un bel vaso.
Nessuno è perfetto…

giovedì 8 novembre 2018

Coincidenza

Novembre 2000. Eravamo a Cremona, io e mio padre, per comprare la mia auto. Ricordo tutto di quel giorno, era un lunedì, dovevo prendere una semplice golf, ma poi mio padre optò per una più accessoriata e potente. Trattative allo stremo, la venditrice furba come una volpe riuscì a non scendere troppo di prezzo. Ricordo ancora mio padre al ritorno da Cremona: quella furba, oltre che bella è anche brava a fare il suo lavoro. Diceva ridendo.
Fu immatricolata il 7 novembre, e dopo due giorni, andai a ritirarla, era un venerdì. Ero al settimo cielo, e lui mi accompagnò a Cremona per ritirarla. Ricordo che ero agitatissima, e lui rideva compiaciuto per la mia agitazione e felicità...

Nel 2012 dopo aver comprato un'auto da sola senza di lui, un'auto che poveretta ha avuto tanti problemi e con la tempestata epocale a Desenzano è rimasta completamente rovinata. Da quando l'ho comprata ho solo avuto sventure tra rotture varie e grandinate.

Ad agosto mi decido a fare il passo per cambiarla, firmo il contratto, presa con tutto quello che volevo. Non mi sono risparmiata nulla :)
Tutto nella norma se non che... l'auto è arrivata, è stata immatricolata il 7 novembre 2018... il 7 novembre come 18 anni fa.
Papà non c'è accanto a me, ma questa cosa mi ha talmente dato una buona impressione, una bellissima coincidenza. Solo due settimane fa, presa dallo sconforto per una brutta storia presi la sua foto e gli dissi: torna a trovarmi in sogno, fai qualcosa per farmi capire cosa devo fare, per sentirti vicino. avevo il viso inondato di lacrime.

Si! Immatricolata lo stesso giorno, sono allibita. Come se lui volesse dirmi: ci sono, sono qui... hai fatto la scelta giusta. E oggi mentre fantasticavo e pensavo a quello che mi è successo con quel rimbambito di ****. Non so è come se mio padre dicesse: sono qui, non pensare più a lui, ora vai e ricomincia da capo, come 18 anni fa.

Si oggi ricomincio da capo, ma non con tristezza... me ne fotto di quell'uomo che per le sue varie vicissitudini ha preferito allontanarmi. Mi auguro che non mi cerchi più, nemmeno per provare la mia nuova auto, non mi vedrà più.

Sarò troppo sognatrice, ma questa immatricolazione è un segno di papà.

mercoledì 31 ottobre 2018

La vita è bella

Ho analizzato per l'ennesima volta la mia condizione, e devo dire che sono fortunata, non manca nulla, se non un uomo serio. Ma dal momento che sono sola, non voglio stare sul divano a piagnucolare non mi va... ho la salute prima di tutto, dei nipoti che mi adorano, i miei hobby, le mie amicizie, il mio appartamento, la mia vista lago ogni mattina ( fin da bimba ho desiderato vivere li)
Ora tutti chiedono spesso: perchè sei ancora sola? Chi lo fa con quel cenno di disprezzo e chi con il sorrisino sarcastico. Addirittura c'è chi me lo chiede con compassione... chi me lo dice con tono accusatorio. Che pallosi tutti.😂
La mia vita da single è così piacevole... perchè rovinarla con rapporti sbagliati? Io credo nel vero amore, quello senza se e senza ma, nella fedeltà e nella reciprocità... se non trovo quello che voglio resto benissimo così, perchè in fondo sono innamorata della mia libertà 😃😎 e non sono disposta a barattare la mia felicità con le parole o con situazioni poco chiare. Lo scorso anno sono stata malissimo per cosa? Di cornuti c'è pieno il mondo, vorrei non farne parte. Ho già dato in quel senso e il falegname mi ha chiesto un conto salato per segare le corna 😂😂😂
Del "coccodrillismo maschile" non so che farne🤨... se non è andata, non andrà mai... 😉🤩
Mai come oggi sono tornata così determinata come lo ero prima di venire annientata da una storia sbagliata
Mai più, giuro 🤩🤩🤩🤩🤩

venerdì 9 giugno 2017

Sempre la solita storia...

Ci risiamo… e dopo le varie frasi strappa lacrime del tipo:
-         Non è scattato, mi dispiace (manco fossi una ditta d’impianti elettrici)
-         Non è sbocciato, mi dispiace (addio anche ai vivai, prossima storia giuro che lo ricopro di letame, se non sbaglio è un ottimo fertilizzante)
-          Sei meravigliosa meriti di più (il sottovalutato)
-          Non ti merito, ti auguro di essere felice, è solo colpa mia che non riesco ad amare e so che resterò single per sempre (poi lo incontri dopo poco con tanto di carrozzina con il bebè dentro)
-          E tante altre scuse che ormai non ricordo, sono troppe!
Ci risiamo, ma questa mi mancava alla collezione:
-          Ho molti problemi, sai non posso impegnarmi. Visto che la nostra storia non è maturata (  mò  ci mettiamo pure l’ortolana) Adesso ho accettato un lavoro di molti mesi lontanissimo da qui. Per dare una svolta alla mia vita. Mi dispiace. Ho bisogno di andare via da qui e staccare la spina. 
E io dolce e comprensiva: ma si è giusto, meriti di stare meglio di allontanarti per ricostruire la tua vita. Addirittura al mio augurio di essere felice e di riprendersi non ha mai risposto, sembrava quasi infastidito, certo adesso è chiaro... la coscienza sporca. Sto sarcasticamente credendo che mentre io lo consolavo e lo incoraggiavo ad andare lui chissà cosa avrà pensato: questa è proprio pirla, fessa, mammalucca... abbocca a tutto. Vero, sono così, ma caro mio una volta scoperto la discarica che c'è nella tua vita stai tranquillo che la mammalucca che abbocca non la vedi più nemmeno in foto.
Ok, ci sta… per carità non funziona una storia, capisco… ma perché sempre ste frasi strappalacrime, sempre ste scuse orrende e le bugie?
Poi lo incroci che scorrazza per le vie del paese, manco si accorge che l’hai visto.  – Urca! - mi son detta – forse ho le allucinazioni, oppure quel paese è lo stesso dove giro io… o forse non sono così tanto afferrata in geografia? Tutte le strade portano a Montichiari anche se sei a 400 km?
Per fortuna che la ragione prende il sopravvento e la verità si spiaccica in faccia come un cubo di marmo di oltre 10000 tonnellate. Mi ha raccontato un mare di bugie.
Perché? Perché? Non c’era bisogno di mentire, la storia è finita, punto. Perché mentire?
Poi la risposta me la sono data da sola: perché gli fai talmente schifo e talmente pietà che per allontanarti s’inventano storie catastrofiche e viaggi lavoro/riflessivi. Tutto per allontanarti il più possibile. Sono talmente cafoni che cercano di addolcire la pillola, ma solo per un loro tornaconto personale.
La spina che devono staccare sei solo tu. Si perché sei una spina nel fianco…
“La svolta alla tua vita” tradotto in poche parole: stammi lontano che non ne voglio più sapere mi fai schifo e mi fai cagare… voglio scoparmi un'altra.
Il “però restiamo amici” a questo punto non vale… se una persona arriva a tanto merita solo l’indifferenza.
Per fortuna non sono come loro, ne sono molto orgogliosa di questo. Sono orgogliosa di aver dato il meglio, di aver sacrificato la mia vita da single per le serate con lui, aver sacrificato i miei spazi per stargli vicino nei momenti brutti, aver rinunciato al riposo quando davvero ne avevo bisogno. Io non sono così… per fortuna. Resta il rammarico di aver fatto tanto e aver ricevuto solo bugie…
Ho solo un rimpianto, le avvisaglie c’erano e per l’ennesima volta non le ho viste. Uno che dopo mesi che parcheggi difronte a casa sua poi ti chiede di posteggiare l’auto nel parcheggio in fondo alla strada perché i vigili danno le multe. Ti guardi intorno e tutti parcheggiano come al solito e nel parcheggio c’è solo la tua auto… forse non doveva vedermi qualcuno? O meglio qualcuna…
E così che si continua… delusi ma decisi a non aver più nessun tipo di rapporto, l’amicizia è un’altra cosa…
Una frase che spesso mi ha detto: la vita fa giri immensi per poi tornare… a parte la strofa di Venditti… gira gira, fai tutti i tuoi giri immensi. Te lo auguro che la tua vita sia come una trottola che continua a girare, ma quando si fermerà pensa che io non ci sarò più. Per conto mio può anche smettere di girare quando troverai un baratro… e non ci sarà la Elena a consolarti come tutte le altre volte… lasciamo che la trottola della vita ti porti tanto lontano, ma davvero questa volta. Considerando il tipo di donna che gli piace prevedo guai peggiori di quelli che gli ha creato la sua ex: una sottospecie di Bratz ( quella bambola truzza e vacca che sarebbe degna di essere venduta per strada) con le sopracciglia da manga. Talmente rifatta che non può nemmeno prendere il sole altrimenti il silicone si scioglie… La trottola della tua vita si fermerà li… in una discarica di silicone…
Ero davvero convinta di aiutare questa persona che effettivamente ha molti problemi, l’avrei fatto anche se non c’era più nulla, davvero lo consideravo un amico e mi sarei fatta in quattro per lui. Ma come al solito scopro che stavo per dedicarmi a qualcosa di sbagliato. Per fortuna che le sue bugie sono state smascherate e le fettone di salame sugli occhi sono miseramente crollate … adesso basta.
Tra amiche bisognose che poi mi hanno dato un calcio nel culo, fidanzati incasinati con me ma poi felici con le altre… beh… tutto questo non fa altro che confermare quello che ho sempre pensato:
vado per la mia strada, punto!

Ho imparato che:
-          Non sempre le buone azioni son fatte per bontà d’animo e altruismo. Mi sorprese il bel gesto di altruismo verso quel bimbo che aveva appena perso il padre. Ne rimasi commossa.  Ora ho scoperto quella buona azione è stata fatta per svuotarsi la coscienza… Sentirsi dire che gli altri a questa buona azione non ci hanno pensato e lui si, mi ha fatto pensare che lui sia un santo e gli altri tutte merde. Poi scopri che la buona azione è stata fatta perché si è scopato la moglie del suo caro amico defunto  ( quando era vivo pure cornuto da moglie e amico). Gli altri non ci sono arrivati perché nella loro coscienza non avevano bisogno di farsi belli difronte al defunto e famiglia. Chi è la vera merda? Gli altri o il presunto benefattore?
Ho capito che chi vanta la buona azione e addita gli altri di non averla fatta ha solo un motivo: svuotare la coscienza e apparire per ciò che non è.

-          Chi ti sta vicino nel momento di dolore a volte lo fa solo per un suo tornaconto economico, si perché a me è successo anche questo. Mentre soffrivo per la morte di mio padre avevo sempre accanto quella che si reputava un’amica, alla fine mirava solo ad un pasto e magari a uno dei miei fratelli. Altre amiche mi sono state vicino ma con discrezione e senza invadenza, al momento del dolore non capivo… ora si.

bugie

Le bugie fanno poca strada. La menzogna una volta scoperta ferisce chi l’ha ricevuta. Bisogna ammettere a se stessi che si è stati troppo innocenti e creduloni. Il bugiardo la scampa fino a quando non viene scoperto, se prima è lui ad allontanarsi con le menzogne, ora sarà la vittima ad allontanarsi il più lontano possibile. La vittima ferita si, ma talmente forte e orgogliosa di non essere un personaggio indegno e infame: potrà continuare a camminare a testa alta.

Le "buone" azioni

Non sempre le buone azioni sono fatte per bontà d’animo e altruismo. Molte volte è per svuotarsi la coscienza. Vantare la buona azione e additare gli altri perché non l’hanno fatta trae in inganno, il benefattore un santo e gli altri tutti indifferenti e spietati. Questo vanto e queste accuse nascondono invece una coscienza sporca, lercia, puzzolente come un letamaio… una coscienza che ha bisogno di pulirsi. La verità viene sempre a galla. La sua coscienza pulita, ma diventa chiaro e limpido a chi capisce che gli altri non hanno mosso un dito proprio perché non hanno coscienze da pulire o hanno aiutato in silenzio senza farlo sapere. Chi è lo stronzo? Il “benefattore” o gli altri?

lunedì 13 gennaio 2014

La zia Caty :)

  E’ sempre stata una zia speciale, quante volte ripetevo da bambina: anch’io faccio come la zia Caty, non mi sposo. Eh… sto seguendo il suo esempio. Avrò sempre nella mente lei che picchiando i pugni sul tavolo ridendo diceva: brava Elena, tè botà! Spuset mia!!!
Ricordo ancora quel giorno d’estate io e le mie cugine sedute sulla staccionata, quando si è seduta lei  siamo cadute tutte a terra, eravamo la distese nell’erba a ridere a crepapelle, poi con il tuo fare da simpaticona hai avvisato mio padre del danno fatto. Ricordo quando restava da noi a pranzo, le lavate di capo perché io e mio padre non andavamo a messa, e i “religiosi  rimproveri” che ci faceva.
    E’ stata e sarà sempre la dolce e simpatica zia che mi ha sempre insegnato la semplicità. Adoravo osservare come si sorprendeva e stupiva per cose a me ormai futili, lei vedeva sempre il bello ovunque, sempre… “ che lussssso” diceva con gli occhi sbarrati talmente era stupefatta.
   Anche quando contro il volere di mio padre ha deciso di passare i suoi “ultimi” anni al ricovero, si stupiva di quanto si trovasse bene, diceva: qui faccio la signora, mangio dormo, durante il giorno c’è la chiesetta, e la maglia da fare. Poi c’è un lusso. Io che sorridevo e rispondevo: beh, hai servito una famiglia nobile per tanti anni, adesso sei ricompensata. E poi esordiva con la solita domanda: hai il moroso? Al mio no lei rispondeva sorridente: brava brava te botà!!!
    La zia che adorava andare a “sgregn”,  che mi raccontava le vicende della guerra, degli anni al servizio della nobile famiglia… che quando viveva da sola nessuno l’ha mai spaventata, capace di difendersi e astuta con i truffatori che si presentavano alla porta. E poi era benvoluta da tutti i vicini di casa.. In questi ultimi anni anche al ricovero era ben voluta dagl’inservienti, ma come si poteva negarle l’affetto? Era così buona e sempre solare.
Quando qualche anziano si lamentava, lei mi diceva: non farci caso, quello fa sempre così è un brontolone.
  Si fidava sempre di me, sono stata la sua spalla quando è stata ricoverata in ospedale, quando doveva fare qualche visita.
Sempre aggiornata sugli eventi, addirittura  preoccupata per il lavoro a seguito della crisi economica, preoccupata per la retta del ricovero, abbiamo cercato di nasconderle che non bastava più la sua pensione, le mentivamo a riguardo, a fin di bene per non farla preoccupare o vergognare.
Quando le ho regalato il libro di  Papa Francesco dopo lo stupore iniziale e i ringraziamenti e miriadi di baci mi dice: ma Elena! Con la crisi che c’è sei stata li a spendere per me? Risposi scherzosamente: ehhh zia, ho fatto il mutuo per questo libbro.
Ricordo che alla fine della mia visita nel salutarla le facevo sempre la stessa battuta: zia, mi raccomando fai la brava e non scappare con i “murus”, o con gl’infermieri. Ridendo cercava di darmi un finto scappellotto in testa. Mi raccomandava sempre: quando esci dal ricovero assicurati che il cancello sia chiuso bene, ci sono certi nonnini che cercano di scappare.
   Ad ogni suo compleanno diceva: eh si è dimenticato di me. E io le rispondevo: no zia, non ti vuole in paradiso, hai detto troppi rosari qui sulla terra, tu non vai in paradiso ma sbuchi fuori dall’altra parte. Basta pregare! L’hai annoiato con tutte quelle preghiere. Ma t’immagini quando arriverai lassù? Quando il Signore ti vede scappa!!!
E lei rideva, e come rideva… ecco ho nella mente il suo sorriso. Era forte, grande, vivace solo un po’ troppo devota al quel Lui che da lassù oggi l’ha  portata via soffrendo anche troppo ( poteva almeno degnarsi di farla morire nel sonno visti i suoi oltre 102 anni)
Ecco non si è dimenticato, l’ha lasciata vivere più di 102 anni perché era troppo speciale! Bello il mio legame con lei,  l’ho autenticato restando al suo fianco negli ultimi istanti. Ho cercato di mantenere la promessa che avrei messo parola sul fatto che voleva esser cremata, ecco fatto, i parenti un po’ sbalorditi dalla sua scelta ma alla fine hanno accettato. Che furba, nonostante la lettera che aveva scritto voleva altre persone che fosse compiuto il suo volere, e così è mercoledì saranno riconsegnate le sue ceneri. Ma come dice Padre Angelo, la tomba migliore è il nostro cuore.
E niente lacrime, quando penso a lei sorrido, era troppo forte… il mito di tutte noi nipoti e pronipoti, e io voglio seguire il suo esempio, magari meno devota di lei, ma sempre e solo single!!!