venerdì 8 ottobre 2010

Fiera

Arrivata l'altro giorno la cedola per l'adesione alla fiera.
Beh... parteciperemo come tutti gli anni, ma nel pensarci quante cose mi sono balzate nella testa.
Quanti ricordi delle giornate in fiera, ad allestire lo stand, delle chiacchierate dei clienti.
Mi sembra di vederlo ancora fiero dei suoi stand, il mio papà. Tutte le sue idee aprezzate dai
standisti accanto a noi, era un paparone estroso ma raffinato :D
Le ore interminabili in quei padiglioni fieristici, le nostre impressioni sull'andamento, i nominativi, il brontolare per il mal di piedi, e quando con la nuova legge non poteva più fumare all'interno dello stand. I clienti che gli fanno i complimenti, e quelli che hanno da ridire sul prezzo, e le mie sfuriate perchè a volte c'erano i maleducati. E lui che mi diveva in dialetto: sta calma Elenaaaa!!! Sei sempre la solita impulsiva...
Le volte rimasti a pranzo insieme, e negli ultimi anni attendavamo l'arrivo di mia cognata con i piccoli e mio padre ne andava fiero, poi la piccola mostrava ai passanti i nostri depliant, e lui come se la rideva.
Mi torna alla mente quel giorno che arrivò con il suo ombrellone, enorme, quello delle fiere
grande come un gazeebo. Sono con lui, lo stiamo piazzando ed è così pesante...
Un standista inizia a guardarci e fa un'ora a dire: attenzione che il vento ve lo porta via!!!!
Mio padre con modi garbati più volte gli risponde: eh si ha ragione, ma ho già pensato a come tenere fermo l'ombrellone.
Il tipo ci guarda stando li in piedi e mani sui fianchi, mentre nel suo stand tutti lavorano, e continua con la sua litania "vento/ombrellone" : storie di ombrelloni scomparsi, ritrovati fuori dalla fiera, ombrelloni divelti, rotti... chi più ne ha più ne metta...
Fa ogni tipo di paragone, ci racconta storie di ombrelloni portati via dal vento e se la ride, così per più di un'ora, mentre mio padre ancora alle prese con il suo stand lo ascolta a stento e garbatamente risponde. Ad un certo punto all'ennesimo racconto di ombrelloni volati via, riprende con le raccomandazioni, al che, dall'ombrellone chiuso vedo spuntare la faccia incazzata di mio padre:
- senta!!! Adesso ne ho piene le palle delle sue storie, ho già trovato il modo di bloccare l'ombrellone, e poi vada a fare le sue cose. I suoi colleghi stanno lavorando, lei è un ora che è qui a darmi lezioni, scusi ma so perfettamente cosa devo fare con il mio ombrellone!!!!
il signore risponde: si ma chissà quanto ha pagato un ombrellone così, sarebbe un vero peccato.
mio padre: senta, sono io che l'ho pagato, le ho chiesto soldi? Avrò la libertà di fare ciò che voglio?
Io resto li attonita, ma il volto scocciato di mio padre mi pare così buffo che mi inizio a ridere, il signore allibito mi guarda e se ne va. Continuo a pulire lo stand e sento mio padre che mi dice: ma guarda te se devo star qui a sentire per ore uno che si tira le storie per il mio ombrellone. Gli ho risposto cortese fino a quando ho resistito... perlamadoi!!!! (esclamazione bresciana solitamente accompagnata dallo scuotere la testa)

Quanto ho riso a vederlo così brontolante, poi alla fine scuote le spalle e ride anche lui.

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