giovedì 10 giugno 2010

rispettoso silenzio

Ieri sera, dopo il funerale e i tre giorni d'angoscia sono seduta fuori, penso: non si sentono i grilli, le mucche degli allevamenti vicini non fanno un minimo rumore o muggito. Ho passeggiato e nella via tutti avevano le tapparelle giù, un silenzio irreale, i rumori serali della natura in campagna non c'erano. I cani sdraiati o in giro per i cortili, stranamente non abbaiano. Scorre solo l'acqua nel fosso, solo quello si sente, come se fosse un segno: tutto scorre, tutto passa. Paolo non ci vorrebbe tristi, lui direbbe urlando: sono cose che capitano bisogna andare avanti!!!
Un lontano temporale verso il Monte Baldo attira la mia attenzione, lampi che lasciano intravedere nello scuro delle nuvole minacciose, ma anche di quello non si sente tuonare. Anche gli aerei delle poste che fanno scalo nel vicino aeroporto non si sentono, guardo le loro lucine intermittenti scendere, credo che il vento leggero porta lontano il loro rumore.
Sembra che tutto si sia fermato, dalla natura, ai vicini, agli animali, tutti in un rispettoso silenzio.
Ritorno nel mio cortile, mio fratello ha ripreso a preparare la piscina ma lo vedo attento a non fare rumore, lui che da domenica ha lasciato tutto com'era per accorrere sul luogo dell'incidente. Illuminato dal faro del cortile vedo lui chinato verso la piscina, ogni tanto guarda la cascina e scuote il capo. Ancora piange, mio fratello adora Paolo, era il suo esempio, lo diceva e lo dice tutt'ora e poi si assomigliavano, due pignoli identici. Entro in casa: mia madre guarda la tv, ma i suoi occhi non guardano lo schermo, è li così, lo conosceva dalle elementari: da compagno di banco, per diventare poi vicina di casa e amica fidata della moglie. Mio padre va a letto, continua a dire: mah...
Lui che ha negli occhi gli ultimi istanti, che ricorda le frasi del medico dell'elisoccorso e tutte le fasi concitate per farlo riprendere... Lui e mio padre due caratteri forti, spesso si scontravano per ideologie diverse, ma si volevano bene.
Paolo era meticoloso, ordinato, pignolo, lo si vede nella sua azienda agricola, c'è un ordine maniacale e pulito. Diplomatico e sincero, spesso le sue battute infastidivano, ma lui era così... schietto e sincero.

Esco ancora in cortile...
Dalla sua cascina solo le luci delle stalle, guardo le finestre della sua casa, solo un lume sotto il porticato e poi nulla, penso che tra quelle mura ci sono la moglie e figli immersi nel loro dolore, vorrei consolarli, ma non so che dire, e poi dopo tre giorni così, giusto che si riposino, ora per loro arriva il momento peggiore.
Che silenzio, irreale...
Nemmeno i vicini di casa extracomunitari si sono mossi, hanno portato tantissimo rispetto alla cosa, quando invece solitamente sono casinisti.
Una cosa mi è piaciuta nel suo funerale e alla veglia, hanno presenziato anche tutti quei extracomunitari (nonostante le loro religioni), vestiti di tutto punto, le donne indiane con i loro abiti bellissimi, hanno forse pregato a loro modo, ma il bello che hanno saputo sorvolare i concetti estremisti e hanno sofferto insieme a tutta la comunità.
Il silenzio inizia a darmi fastidio, Paolo non ci vuole così, prendo l'auto e vado, non so quanti chilometri ho fatto e quante sigarette ho fumato, ma al ritorno mi sono accorta che non ho acceso la radio a palla come faccio di solito. Ho guidato per un ora senza meta, io e i ricordi.

Sono sicura, e di questo lo è tutta la mia famiglia, che da lassù ci considera tutti dei piagnucoloni e chissà com'è arrabbiato! Già mi sembra di sentirlo quell'adorabile brontolone, di vederlo con quei suoi occhialetti "all'Albano" che ci guarda serio imprecando sul fatto che siamo tristi e che tutto continua.

Paolo, ora sul mio viso non ci sono più le lacrime, manchi già, ma i bellissimi ricordi mi fanno sorridere. Si Paolo, hai ragione tu, piangere non ti riporta qui, tutto prosegue e bisogna farsi forza.

2 commenti:

Any74 ha detto...

Quanto la nostra mente non elebora certi lutti. Compilo il biglietto per il tuo operaio, e ho scritto il cognome e il tuo nome lo stavo iniziando quando alla seconda lettera mi sono fermata...
che stretta al cuore!!!!

Any74 ha detto...

Paolo, accompagna tu mio padre vesro tutti i nostri parenti già defunti. Grazie...