mercoledì 25 aprile 2012

La mia piccola e le sue gare

Laura, quanto è diventata grande, sette anni...
Ho preparato la videocamera, nei preparativi ho trovato video che non ricordavo, lei piccola, e mio padre...
     La mia Laura, appassionata di ginnastica artistica, è un amore quando si concentra e fa i suoi esercizi, ma non vorrei che prendesse la cosa troppo sul serio, ok lo sport ma per divertimento. Visti i risultati è brava, alla prima gara trentaduesima su 150, in solo 4 mesi di lezioni. 
     Venerdì ho visto le fotografie di quella gara e mi sono emozionata, per orgoglio ho trattenuto le lacrime.     Arriva il giorno della gara, a parte che avevo una strana agitazione, era dal mattino che non vedevo l'ora di andare a Pavone Mella. Finalmente l'ora di partire arriva, mentre guidavo quante idee e quanto  ho immaginato la mia piccola ginnasta. Inizia tutto, accendo la videocamera e iniziano le gare... Ok al corpo libero è stata brava 9.9, al volteggio 9.8 e alla trave 7.8 ... infatti alla trave nella prima prova l'ho vista che ad un certo punto era insicura, ma ha recuperato con eleganza. Certo che ... dal vero ci si rende conto quanto sia elegante e seria la ginnastica artistica. Ho scorrazzato come un cameraman professionista su tutti gli spalti pur di riprenderla. Quando era in panchina ad aspettare il suo turno mi sono permessa di mandarle baci e saluti, ma lei era molto intenta a osservare le gare delle sue compagne, solo qualche saluto ogni tanto ma proprio un piccolo sorriso...  al momento ci son rimasta male della sua poca considerazione nei miei confronti,  ma ho capito quanto sono oca, è logico la mia Laura cresce, è una bimba seria e tutta a modo, forse una zia che si sbraccia per salutarla non va bene. Ho smesso, poi lei cercava il mio sguardo, e appena trovato mi sorrideva: ecco vedi - mi dicevo - se te ne stai a modo ti cerca lei.  Ero più agitata che lei, oh... ma ste ragazzina quanto carattere ha? Al corpo libero il lungo tappeto era a poco da me,  ero seduta sul muro stando appoggiata alla transenna, quando ho avuto davanti il suo visino serio, ho fatto finta di nulla, ho cercato di non distrarla tenendo a bada il piccolo Manuel mentre registravo.
    Arrivano le premiazioni, quando hanno chiamato lei al terzo posto: ho esultato e poi mi sono scese lacrime a tradimento... non riuscivo a fermarmi, ora ho capito cosa significa piangere di gioia. Pensare che questa è una gara a basso livello, ed è arrivata terza, se fosse una gara importante e fosse arrivata prima che facevo? Svenivo?
Non so, ho visto lei felice e radiosa su quel gradino, felicissima per la sua amichetta arrivata prima, più la osservavo più ero felice, più piangevo... Sarà la morte di mio padre ma questa emotività così fragile non è da me...
Vabbè, ho deciso... andrò a tutte le sue gare, non ne voglio più saltare nemmeno una, con tutta la serietà possibile, senza fare urli e troppa tifoseria ... oh almeno ci provo...

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