giovedì 27 ottobre 2011

Nipotini: che ridere

Il piccolo delinquente mi chiama "zia callina" ( con la c marcata, la g ancora non la sa pronunciare). Un giorno ritorna dalla scuola materna e entrando in ufficio mi dice a gran voce con fare dispettoso: ciaoo zia pollaia!!!
Io: come? Zia pollaia? Perchè?
lui: ehhh certo, te sei come tante calline, allora sei pollaia.


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Sempre al ritorno dalla scuola materna Manuel entra in ufficio fa un inchino e urla:
- bonsciurtttt!!!! bonsciurttt!!!!

Che aveva il vizio di fare così era il nonno... ma guarda te sto piccolo deliquentino.
Ho capito solo dopo che probabilmente all'asilo aveva imparato il buongiorno in francese
e quindi voleva salutarmi così... Ma lo pronunciava male ma in modo ridicolo.
Quando ci penso ancora rido


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Proprio vero, dai disegni capisco cosa pensa mia nipote della famiglia! Senza consigliare a Laura cosa disegnare: il nonno non manca, anzi è nel gruppo, non è stato disegnato lontano o in un angolo, siamo tutti insieme. E alla mia esclamazione: che bello hai disegnato anche il nonno. Lei sorridendo ha risposto: eh!! Certo!!


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Giocare con Manuel è un divertimento misto a frenesia e simpatia.
Quanto rido quando s'impegna a farmi i dispetti, o quando fa il pagliaccetto con gli occhiali della nonna.

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Manuel: ciao zia gallina ( finalmente dopo mesi pronuncia la g) sederona!!
Io: cosaaa?!!!!
Manuel: zia gallina sederona,  e visto che non ci senti anche sorda!!! ahahahah
telefonata terminata con la sua risata birbante.


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Laura parla da sola e le chiedo: con chi stai parlando?
laura: con il mio nonno, noi non lo possiamo vedere, ma è sempre il mio nonno e io gli voglio bene ancora. Faccio finta che è trasparente, ma è qui con me.
I

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