martedì 27 luglio 2010

Da Riva, alla Val Rendena, alla Val di Genova per poi finire a Malcesine



Alle 4.30 in una casupola di Montichiari s'accende una luce: sono io che mi preparo per partire. Si parteeee alle 5 del mattino, si per paura dell'afa, per sfuggire a qualcosa che mi fa male, che soffoca. Nella testa ho chiuso la seranda dei brutti pensieri, ho in mente solo cose belle. Percorro la gardesana occidentale rispettando i limiti, anzi ero decisamente al di sotto, a quell'ora non c'è nessuno e potevo godermi il panorama con l'alba. Ma la prossima volta parto alle 4, così arrivo al lago con il buio e vedo dall'inizio l'alba.






Pian piano mi dirigo a nord, osservo tutto e tutti: il lago così bello nelle prime ore del mattino, i nonnini già in giro a quelle ore, alcuni già con il giornale. A quell'orario alla radio canzoni molto soft, ma accompagnavano bene il mio itinerario, ho osservato tutto con talmente tanta foga che in certi scorci del lago mi emozionavo. Lo stomaco brontola, vorrei fermarmi ad un bar, ma ancora sono tutti chiusi, penso all'arrivo a Riva verso le 6.30 e che essendo un paese sportivo sicuramente a quell'ora qualcosa di aperto ci sarà! Oh si... già avevo le visioni, io seduta al tavolino di un bar con il mio capuccino e una succulenta brioches e davanti un panorama stupendo. Arrivata a Riva proprio nell'orario prestabilito, bene, inizia la ricerca di un bar aperto. Nulla! Vabbè devo raggiungere il mio amico in val Rendena, ho allungato il mio tragitto e anche se la colazione salta sono felice ugualmente perchè ho visto ancora tante meraviglie.

Il sole si sta alzando, sono le 6.45 circa e mentre Riva dorme ancora io salgo la strada che porta al lago di Tenno per poi arrivare nella Val Rendena.

Mi fermo, scatto una foto per salutare la mia adorata Riva e parto ... sempre con lo stomaco brontolante...
Ed eccoci a Carisolo, raggiunto l'amico e fatto colazione con lui inizia l'ispezione immobiliare per gli affitti. Bella Carisolo, non fosse per le miriadi di cacche nascoste, pronte ad essere calpestate. Che noia camminare e dover stare attenti guardando per terra, quando intorno a me c'era solo un panorama stupendo, da non dover perdere un attimo ad osservarlo. Invece, NO! Mi toccava fare attenzione alle cacche di cane ( spero )...








Da Carisolo in Val Rendena ci spostiamo in Val di Genova. CI sono già stata, ma in bike... Questa volta ho potuto scrutarla a piedi e nei sentieri più nascosti. Beh... mi sono divertita un sacco: pietre a cui aggrapparsi, saltare radici di alberi ( o vero inciampare), attraversare mini ponticelli, vedere le marmitte dei giganti, le cascate Nardis e tutte quelle cascate nascoste nel bosco.
E delle fragoline? Oh... Buonissime...
Ma io non le vedevo, avevo il segnalatore di fragole, il mio amico è come un cane da tartufo, o meglio di fragole. Non se ne perdeva una.


Le cascate Nardis, questa volta me le sono scalate fin dove ho potuto, si si... ma ci devo tornare, voglio arrivare in cima, proprio dove inizia la cascata. Troverò il sentiero. Ecco perchè mi piace la montagna, c'è tanto da scoprire! E anche se a volte fa paura, o potrebbe deludere, beh... c'è talmente tanto da scoprire che per me è un mondo favoloso ...



Uno dei luoghi che adoro della Val di Genova, qui, la foto in alto mi è uscita come se fosse un dipinto di un mondo incantato, forse la mia macchinetta ha captato quello che stavo immaginando: di essere in un monto favoloso...



Si cominciano i sentieri, bellissimo! E ecco qui sotto cosa mi sono trovata ad un certo punto...
Dopo tanto camminare tra gli alberi, un oasi con la cascata.




Si rientra nel bosco... uuuuuhhhhhh... mi sento un lupaccio crudele, pronto a sbranare il povero amico che m'accompagna. L'ha scampata bella, lui non lo sa di aver corso un pericolo serio. Ma no... non potevo mangiarlo, è troppo magro...



Ammetto che Campiglio per me è il simbolo degli impresari sboroni, di tutti quelli che vogliono farsi vedere e non sciare. Però, devo ammettere che vedere il Brenta è da spettacolo, sulle piste innevate dev'essere ancor di più. Ecco la vera bellezza di Campiglio, la zona, e non la movida di sboroni ... scusate il francesismo... ma rende bene l'idea. L'unica nota negativa che tutto Montichiari si trova a Campiglio... bleahhh




Finisce l'escursione nella Val di Genova, si ritorna alle auto e si decide di finire la serata a Malcesine, tornando verso il Garda tappa in una piazzola di sosta fotografando Riva dall'alto.
Eh che voglio di più dalla vita? Mi sono vista alba e tramonto...
Per finire poi allo speck stube con patatine fritte, costine e un buon boccale di birra a chiacchierare del più e del meno, a osservare le foto, a brontolare sui nostri problemi, a ridere delle mie cacche pestate...
Sono rientrata morta, distrutta, giornatona intensa iniziata con la sveglia alle 4.30 del mattino e finita spegnendo la luce della mia stanza alle 00:50 per poi crollare in un sonno profondo.

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