mercoledì 23 settembre 2009

w i sogni!!!

Si w i sogni se portano solo belle cose :)
Piangevo, ero in una stanza o forse no, compare mio nonno Fausto:- che pianset chi? - (cosa piangi a fare?) con quel tono bresciano e l'aria sua solita buffa e buona. Sorride, seduto su un grande foglio bianco con delle striscioline nere, sorride tanto ed è felice, quasi ringiovanito talmente era luminoso e bello. Gli ho detto:- ah ecco allora non sei morto, me lo sentivo che eri qui, ma dove sei stato in tutti questi anni? Ha parlato nel sogno, ha detto tante cose, ma oltre che alla frase iniziale del sogno non ricordo più niente, ricordo solo che , mentre sorrideva e parlava batteva la mano su quel foglio bianco dov'era seduto. Poi come tutti i sogni mentre gli stavo chiedendo qualcosa è sparito e io mi sono svegliata.
Ora, non è che voglia pensarmi maga o capace di parlare con i morti, ma più volte mi capita che dopo aver sognato i miei nonni succede qualcosa, e sempre collegato a ciò che sogno. Non ultimo fu il sogno di mia nonna Rosi che piangeva e diceva che era stanca di soffrire per il tumore, dopo un mese, suo fratello oltre alla malattia che aveva è morto per un tumore.
Ieri sera torno stanca dal lavoro, ho aperto il giornale di Brescia e ho letto un bell'articolo riguardante un combattente in Russia, proprio come mio nonno. lascio il link che però ho trovato su un altro giornale:


La notizia mi ha fatto pensare al nonno: che strano, era seduto su un foglio con le righe nere... Il giornale, le colonne, le righe del trafiletto... sembravano... mah mah...

La storia è un "lieto fine", non proprio così lieto ma almeno questi famigliari si danno pace. Al che il giornalista nomina anche un libro: lo voglio!
Nonostante mia madre tenta di dissuadermi sono corsa nel negozio ancora aperto e l'ho trovato, tornata, doccia, letto e ho cominciato a immergermi nelle pagine del libro. Bello, semplice ma realista, quasi mi sembrava di vedere mio nonno nelle figure che descrive lo scrittore.
"il generale della neve" e "il ritorno dal Don", bene finiti quelli ho già prenotato un libro consigliato da un amico al quale presa dalla strana sensazione sogno e giornale ha capito a pieno e mi ha indirizzato...
Ora, non credo troverò mio nonno in quei racconti di guerra, ma è come rivivere i suoi racconti della Russia, quando ero solo una 17enne stupida che non captava le sue emozioni e il racconto della guerra mi sembrava una cosa lontana e noioso il racconto più volte detto ai pranzi domenicali. Invece, mi rendo conto ora di cosa deve aver passato, e leggendo è come rivedere mio nonno che racconta e trovo molte cose simili del libro, ci sono particolari che anche lui descriveva... E poi l'espressioni, le frasi dialettali tipiche bresciane mi hanno proprio fatto pensare a mio nonno che era la...
Beato sogno, forse non saprò mai cosa mi aveva detto, mia madre è convinta fossero numeri del lotto che poi mi ha mostrato sono stati estratti... A questo punto non m'interessa più il lotto e la questione vincita, resta comunque la felicità di averlo rivisto e che questo sogno mi ha lasciato tanto! Qualcosa di piacevole, di più profondo, qualcosa che ha allontanato la sua mancanza...
IL mio nonno figo come lo chiamavo, le sue spalle larghe e quel fisico bello anche alla sua età, ciao nonno figo, grazie che sei passato a trovarmi.

1 commento:

Any74 ha detto...

Il mio adorato nonno: quante cose mi raccontava in modo più fiabesco da piccina, poi quando sono cresciuta azzardava anche a cose più crude, ma cambiava tanto il suo sguardo, e ricordo che nella mia ingenuità da ragazzina un volta gli domandai: nonno come facevi a sparare ad un altro uomo?
Ricordo ancora che abbassò la testa e disse a voce quasi mozzata da un groppo in gola: dovevo difendermi, altrimenti uccidevano me, ma credimi che è stato un incubo. Quando vedi il tuo compagno che muore pensi solo a difenderti, quando senti le pallottole che ti passano vicino pensi solo a difenderti, ma quando centri l'avversario non puoi capire quanto si sta male.
Che brutto diventava il suo volto quando parlava della guerra, chissà che orrori ha visto e vissuto...
Ora a distanza di anni penso ai suoi dolori forti alle mani, era una malattia venuta con il freddo, fu uno dei primi uomini a mettere in by-pass al cuore, doveva scampare 10 anni, ha resistito benissimo per 17 anni. Il giorno prima lo vidi felice e contento, non so, ma ricordo la sua pacca sulla spalla e i suoi occhi neri che mi guardavano e mi disse i dialetto ( scrivo in italiano): come sei bella, lo diventi sempre di più ma mi raccomando fai la brava e comportati bene sempre, e trovati un moroso bravo e che ti vuole vertamente bene.
Non so cosa gli era preso quel giorno, fatto è che alla mattina seguente non si è svegliato e l'abbiamo trovato morto con il volto felice, il dottore dice che non si è nemmeno accorto di morire, e ci credo aveva il suo solito sorriso...
A me restano i ricordi e la risposta al perchè di quel discorso il giorno prima: aveva capito che il suo cuore era alla fine e non ha detto niente a nessuno.
Credo sia finita così perchè ne ha passate tante in guerra, ha sofferto molto per mia nonna per gli anni di ospedale passati con lei, le lotte contro tutti i tumori che l'assalivano negli ultimi 20 anni, l'amava veramente tanto, bellissima e raffinata lei, lui bello e burlone...
Era uno sfegatato del pugilato ricordo che a volte fingeva di prendermi a pugni proprio come i pugili, era sempre in bicicletta, infatti a volte mentre sono in bike penso a lui. Era uno sfegatato i Coppi, non si perdeva una gara alla tv e seduto sulla sua sedia diceva: dai dai dai...
Ricordo che da ragazzina io e mio fratello ci nascondavamo dietro la porta per spiarlo mentre guardava il pugilato, era talmente buffo che ridavamo come matti...